Spesso non è sufficiente avvalersi di un’ottima progettazione dei giardini se poi l’ambiente interno è ricco di inquinamento causato dall’ingresso dell’aria esterna ma anche da fonti interne quali gli occupanti stessi (uomo, animali), polvere, strutture, materiali edili, arredi, impianti tra cui condizionatori, umidificatori, impianti idraulici ecc. Appare riduttivo sottolineare quanto tempo impieghiamo dentro casa e negli ambienti chiusi, i dati non sono confortanti: alcuni studi effettuati hanno fatto emergere una forte correlazione fra esposizione in ambiente indoor inquinato e cancro ai polmoni e sintomi respiratori (allergie, infezioni).
La sindrome da “edificio malato” colpisce circa il 20% delle persone che lavorano in ufficio causando mal di testa, allergie, affaticamento; ogni anno sono oltre 90mila le morti in Europa ricollegabili a patologie sviluppate a seguito dell’esposizione all’inquinamento indoor, una cifra non tollerabile che va assolutamente ridotta con tutti i mezzi necessari.
In questo caso prevenire, non è mai stato così facile, ecco alcuni suggerimenti:
- usare aceto e bicarbonato di sodio e candeggina per la pulizia solo se necessario e ricordare che il buon profumo non è indice di pulito. E soprattutto ricordarsi di non miscelare mai i detersivi e di leggere attentamente le etichette dei prodotti;
- areare il più possibile i locali;
- non fumare in casa perché gli inquinanti rilasciati dal fumo persistono su pareti, vestiti, tende e arredi;
- areare l’abitazione ed intensificare l’uso dell’aspirapolvere e dello straccio umido in caso di animali domestici.
Ma sapevate che negli stati uniti i in alcuni paesi del nord europa è d’obbligo un minimo numero di piante negli edifici pubblici?
Le piante sono in assoluto il miglior mezzo per migliorare la qualità dell’aria, lo dimostrano studi della NASA di oltre 50 anni fa.
Le piante migliorano la vita, assorbendo con le foglie molte delle sostanze inquinanti delle nostri abitazioni: producono ossigeno, addirittura la sanseveria continua il processo di fotosintesi anche nelle ore notturne.
Sono circa 70 le piante che possono agire da veri e propri filtri naturali eliminando le sostanze tossiche, noi ve ne suggeriamo qualcuna:
1 – Palma di bamboo (Chamaedorea sefritzii): Il bamboo ormai è famoso per le applicazioni in edilizia e nel mondo del design mentre pochi conoscono le sue qualità che lo rendono una delle migliori piante per depurare gli ambienti interni. Questa prodigiosa graminacea infatti è una delle migliori a filtrare il benzene e il tricloroetilene, così come la formaldeide.
2 – Lo spatifillo (Spathiphyllum Mauna Loa): Questa pianta dagli eleganti fiori bianchi è imbattibile nella lotta dei composti organici volatili tradizionali ma si dimostra efficace anche contro il toluene e lo xilene.
3 – La lingua di suocera (Sansevieria trifasciata ‘Laurentii’): Questa comunissima specie da interni ha delle ottime qualità nel depurare la formaldeide, sostanza dannosa presente in moltissimi prodotti per la pulizia. E’ una buona idea inserirla negli ambienti che si lavano di frequente come bagno o cucina, dato che resiste bene anche negli spazi meno luminosi.
4 – Edera (Hedera helix): Il più famoso tra i rampicanti è una delle piante per depurare gli ambienti che combatte la formaldeide e gli inquinanti trasmessi dagli animali domestici. Appenderne qualcuna in salotto abbellirà la casa neutralizzando i cattivi odori.
5 – Ficus benjamin (Ficus benjamina): Questa pianta elegante e delicata ci aiuta a eliminare gli inquinanti dannosi presenti nel fumo di sigaretta. Ventilando spesso gli ambienti e sistemando qualche ficus riuscirete a controllare gli inquinanti legati al tabacco mentre abbellirete il salotto.
6 – Azalea (Rhododendron simsii): La più famosa nella famiglia dei rododendri con i suoi fiori voluminosi dà un tocco di colore mentre purifica l’aria da formaldeide ed altri inquinanti presenti in colle e pitture senza subire danni dall’assorbimento dei veleni.
7 – Dracena (Dracaena deremensis Warneckii) :Questa pianta snella e robusta aiuta a combattere gli inquinanti presenti in oli e solventi e riesce ad assorbire circa il 90% del benzene presente in una stanza. Conviene collocarla in ambienti spaziosi perchè l’altezza che può raggiungere è sorprendente.
8 – Felce di Boston (Nephrolepis exaltata): è la pianta da appartamento migliore per rimuovere la formaldeide dall’ambiente. Oltre a essere bellissima, sopravvive bene anche in ambienti poco luminosi ma ha bisogno di umidità ottenibile vaporizzando dell’acqua sulle sue foglioline.
9 – Anturio (Anthurium andreanum): L’Anturio è una delle migliori piante per depurare gli ambienti dall’ammoniaca e riesce a filtrarne 10 microgrammi ogni ora mentre ha ottime caratteristiche anche contro lo xilene e il toluene.
10 – Falangio variegato (Chlorophytum comosum “vittatum”): Questa pianta è perfetta anche per chi non ha il pollice verde, è robustissima e sopravvive in quasi tutte le condizioni mentre filtra benzene, ossido di carbonio, formaldeide e xilene.
11- Homalomena wallisii: l’Homalomena wallisii, avendo origini tropicali, ama i climi umidi.
Di grande portamento, molto ampia e con foglie bellissime, è la specie più usata in casa, ma è molto difficile poterne ammirare l’ornamentale fioritura. L’Homalomena wallisii ama il caldo, di conseguenza la stanza di casa con la temperatura più alta è ideale per collocare e coltivare questa specie. Essa ha bisogno di un ambiente abbastanza luminoso ma è vietato esporla direttamente ai raggi del sole.
12 – Filodendro: non gradisce una diretta esposizione al sole ma ama molto la luce diffusa, anche se può sopportare zone ombrose. Philodendron Domesticum, Philodendron Erubescens, Philodendron Selloum e Philodendron Oxycardium (o Scandens) sono le quattro specie maggiormente filtranti, in particolare l’ultima è ottima contro la formaldeide.
13 – Croton (Codiaeum variegatum pictum): è una pianta apprezzata per la bellezza delle sue foglie. Contiene un lattice velenoso che può fuoriuscire dalla rottura di un ramo o di una foglia. Richiede un ambiente con elevata umidità ed una temperatura piuttosto costante tra notte e giorno. Necessita di molta luce, ma non diretta quindi va posta lontano dai vetri.
14-Pothos (Scindapsus, o Epipremnum, aures): è una pianta che può vivere bene anche all’ombra ed è quindi possibile sistemarla anche in garage contribuendo così a filtrare i gas di scarico delle automobili. Anche questa pianta è una valida alleate nel combattere la formaldeide.
15-Schefflera (Schefflera arboricola): è una pianta da interni sempreverde, di facile coltivazione e rustica. La sistemazione ideale è in luogo luminoso, arieggiato ma lontano dalle correnti d’aria e dai raggi diretti del sole.
16-Diffenbachia Exotica Compacta, Dieffenbachia anche detta Camilla: pianta efficace nel rimuovere in genere tutte le forme di inquinamento domestico e ha il potere di assorbire, in particolare la formaldeide, lo xilene e il toluene. Non vuole troppe cure, ma necessita di un’esatta posizione, luminosa ma non assolata, lontano da correnti d’aria e fonti di calore
17-Aloe vera – Una pianta dai tanti poteri curativi. Per quanto riguarda l’inquinamento indoor, l’aloe contribuisce a liberare l’aria dalla formaldeide. Basterà posizionarla vicino a una finestra ben esposta al sole.
18- Guzmania lingulata, come altre piante appartenenti alla stessa famiglia, è apprezzata non solo per le finalità decorative ma anche per la capacità di depurare l’aria. Può essere, quindi, una buona idea regalo per impreziosire la casa o gli studi professionali.
Contattaci: lo staff di Green Tech sarà lieto di offrirti una consulenza totalmente gratuita su come migliorare il vostro ambiente indoor supportandovi nella scelta delle piante che fanno per voi.
http://biblus.acca.it/inquinamento-indoor-come-difendersi/
https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/misteri-dellaria-di-casa
https://rivistanatura.com/purificare-laria-con-le-piante/
http://www.edendeifiori.it/piante-contro-inquinamento
https://www.lavorincasa.it/inquinamento-indoor-contrastarlo-con-le-piante/